Tekst piosenki Cortigiana
(?) forse la luna
Per chi ha barattato sé stessa con la fortuna
E non mi dà più piacere e neanche più mi consola
Sapermi ammirata ma in fondo più triste e più sola
Vedon le stelle cristalli di ghiaccio stasera
Sento c'è un gelo di neve ed è primavera
Scopro davanti allo specchio che gli occhi miei son ruotati
Tento i sorrisi di tempi che ormai son passati
Ed ora ricordo, rimpiango, ma in fondo che cosa?
Quel mio cavaliere straccione e un vestito da sposa
In una stagione lontana, in quel fine di settimana
L'invito al castello servente più ricco e più bello
È un gioco la vita e io mescolo un mazzo truccato
Vi vendo una fiaba che mi offre un finale stonato
E il drago che ha vinto la gara e ha pianto il mio paladino
E poi, disgustato, sconfitto, si affoga nel vino
Vorrei dirti ora che ho scelto degli occhi sbagliati
Ma forse neppure li ho scelti, li ho solo accettati
E a me, come disse un poeta, null'altro rimane che noi
È ormai mia nemica la vita, straniera la gioia
Ed ora ricordo, rimpiango, ma il filo è tagliato
E cerco, confusa, il futuro, aggrappata al passato
E servo il mercante padrone che non m'è concesso di odiare
E le lacrime, anche se d'oro, son lacrime amare
E le lacrime, anche se d'oro, son lacrime amare
Eugenio Bonomi - Cortigiana Tekst piosenki
Eugenio Bonomi - Cortigiana Testo di Cortigiana di Eugenio Bonomi - Cortigiana tekstowo Testi Cortigiana Eugenio Bonomi Cortigiana słowaTeledysk do piosenki
Cortigiana
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